L' APOCALISSE DI SAN GIOVANNI SECONDA PARTE |
Capitolo 8 1Quando l'Agnello aprì il settimo sigillo, si
fece silenzio in cielo per circa mezz'ora. 2Vidi che ai sette angeli
ritti davanti a Dio furono date sette trombe. 3Poi venne un altro angelo
e si fermò all'altare, reggendo un incensiere d'oro. Gli furono dati
molti profumi perché li offrisse insieme con le preghiere di tutti i
santi bruciandoli sull'altare d'oro, posto davanti al trono. 4E dalla
mano dell'angelo il fumo degli aromi salì davanti a Dio, insieme con le
preghiere dei santi. 5Poi l'angelo prese l'incensiere, lo riempì del
fuoco preso dall'altare e lo gettò sulla terra: ne seguirono scoppi di
tuono, clamori, fulmini e scosse di terremoto.6I sette angeli che
avevano le sette trombe si accinsero a suonarle.7Appena il primo suonò
la tromba, grandine e fuoco mescolati a sangue scrosciarono sulla terra.
Un terzo della terra fu arso, un terzo degli alberi andò bruciato e
ogni erba verde si seccò. 8Il secondo angelo suonò la tromba: come una
gran montagna di fuoco fu scagliata nel mare. Un terzo del mare divenne
sangue, 9un terzo delle creature che vivono nel mare morì e un terzo
delle navi andò distrutto. 10Il terzo angelo suonò la tromba e cadde
dal cielo una grande stella, ardente come una torcia, e colpì un terzo
dei fiumi e le sorgenti delle acque. 11La stella si chiama Assenzio; un
terzo delle acque si mutò in assenzio e molti uomini morirono per
quelle acque, perché erano divenute amare. 12Il quarto angelo suonò la
tromba e un terzo del sole, un terzo della luna e un terzo degli astri
fu colpito e si oscurò: il giorno perse un terzo della sua luce e la
notte ugualmente. 13Vidi poi e udii un'aquila che volava nell'alto del cielo
e gridava a gran voce: "Guai, guai, guai agli abitanti della terra
al suono degli ultimi squilli di tromba che i tre angeli stanno per
suonare!". Capitolo 9 1Il quinto angelo suonò la tromba e vidi un
astro caduto dal cielo sulla terra. Gli fu data la chiave del pozzo
dell'Abisso; 2egli aprì il pozzo dell'Abisso e salì dal pozzo un fumo
come il fumo di una grande fornace, che oscurò il sole e l'atmosfera.
3Dal fumo uscirono cavallette che si sparsero sulla terra e fu dato loro
un potere pari a quello degli scorpioni della terra. 4E fu detto loro di
non danneggiare né erba né arbusti né alberi, ma soltanto gli uomini
che non avessero il sigillo di Dio sulla fronte. 5Però non fu concesso
loro di ucciderli, ma di tormentarli per cinque mesi, e il tormento è
come il tormento dello scorpione quando punge un uomo. 6In quei giorni
gli uomini cercheranno la morte, ma non la troveranno; brameranno
morire, ma la morte li fuggirà. 7Queste cavallette avevano l'aspetto di
cavalli pronti per la guerra. Sulla testa avevano corone che sembravano
d'oro e il loro aspetto era come quello degli uomini. 8Avevano capelli,
come capelli di donne, ma i loro denti erano come quelli dei leoni.
9Avevano il ventre simile a corazze di ferro e il rombo delle loro ali
come rombo di carri trainati da molti cavalli lanciati all'assalto.
10Avevano code come gli scorpioni, e aculei. Nelle loro code il potere
di far soffrire gli uomini per cinque mesi. 11Il loro re era l'angelo
dell'Abisso, che in ebraico si chiama Perdizione, in greco Sterminatore.
12Il primo "guai" è passato. Rimangono ancora due
"guai" dopo queste cose. 13Il sesto angelo suonò la tromba.
Allora udii una voce dai lati dell'altare d'oro che si trova dinanzi a
Dio. 14E diceva al sesto angelo che aveva la tromba: "Sciogli i
quattro angeli incatenati sul gran fiume Eufràte". 15Furono
sciolti i quattro angeli pronti per l'ora, il giorno, il mese e l'anno
per sterminare un terzo dell'umanità. 16Il numero delle truppe di
cavalleria era duecento milioni; ne intesi il numero. 17Così mi
apparvero i cavalli e i cavalieri: questi avevano corazze di fuoco, di
giacinto, di zolfo. Le teste dei cavalli erano come le teste dei leoni e
dalla loro bocca usciva fuoco, fumo e zolfo. 18Da questo triplice
flagello, dal fuoco, dal fumo e dallo zolfo che usciva dalla loro bocca,
fu ucciso un terzo dell'umanità. 19La potenza dei cavalli infatti sta
nella loro bocca e nelle loro code; le loro code sono simili a serpenti,
hanno teste e con esse nuociono.20Il resto dell'umanità che non perì a
causa di questi flagelli, non rinunziò alle opere delle sue mani; non
cessò di prestar culto ai demòni e 'agli idoli d'oro, d'argento, di
bronzo, di pietra e di legno, che non possono né vedere, né udire, né
camminare'; 21non rinunziò nemmeno agli omicidi, né alle stregonerie,
né alla fornicazione, né alle ruberie. Capitolo 10 1Vidi poi un altro angelo, possente,
discendere dal cielo, avvolto in una nube, la fronte cinta di un
arcobaleno; aveva la faccia come il sole e le gambe come colonne di
fuoco. 2Nella mano teneva un piccolo libro aperto. Avendo posto il piede
destro sul mare e il sinistro sulla terra, 3gridò a gran voce come
leone che ruggisce. E quando ebbe gridato, i sette tuoni fecero udire la
loro voce. 4Dopoché i sette tuoni ebbero fatto udire la loro voce, io
ero pronto a scrivere quando udii una voce dal cielo che mi disse:
"Metti sotto sigillo quello che hanno detto i sette tuoni e non
scriverlo". 5Allora l'angelo che avevo visto con un piede sul mare
e un piede sulla terra, 'alzò la destra verso il cielo'6'e giurò per
Colui che vive nei secoli dei secoli'; che ha creato cielo, terra, mare,
e quanto è in essi: "Non vi sarà più indugio! 7Nei giorni in cui
il settimo angelo farà udire la sua voce e suonerà la tromba, allora
si compirà il mistero di Dio come egli ha annunziato ai suoi servi, i
profeti". 8Poi la voce che avevo udito dal cielo mi parlò di
nuovo: "Va', prendi il libro aperto dalla mano dell'angelo che sta
ritto sul mare e sulla terra". 9Allora mi avvicinai all'angelo e lo
pregai di darmi il piccolo libro. Ed egli mi disse: "Prendilo e
divoralo; ti riempirà di amarezza le viscere, ma in bocca ti sarà
dolce come il miele". 10Presi quel piccolo libro dalla mano
dell'angelo e lo divorai; in bocca lo sentii dolce come il miele, ma
come l'ebbi inghiottito ne sentii nelle viscere tutta l'amarezza.
11Allora mi fu detto: "Devi profetizzare ancora su molti popoli,
nazioni e re". Capitolo 11 1Poi mi fu data una canna simile a una verga e
mi fu detto: "Alzati e misura il santuario di Dio e l'altare e il
numero di quelli che vi stanno adorando. 2Ma l'atrio che è fuori del
santuario, lascialo da parte e non lo misurare, perché è stato dato in
balìa dei pagani, i quali calpesteranno la città santa per quarantadue
mesi. 3Ma farò in modo che i miei due Testimoni, vestiti di sacco,
compiano la loro missione di profeti per milleduecentosessanta
giorni". 4Questi sono i due olivi e le due lampade che stanno
davanti al Signore della terra. 5Se qualcuno pensasse di far loro del
male, uscirà dalla loro bocca un fuoco che divorerà i loro nemici. Così
deve perire chiunque pensi di far loro del male. 6Essi hanno il potere
di chiudere il cielo, perché non cada pioggia nei giorni del loro
ministero profetico. Essi hanno anche potere di cambiar l'acqua in
sangue e di colpire la terra con ogni sorta di flagelli tutte le volte
che lo vorranno. 7E quando poi avranno compiuto la loro testimonianza,
la bestia che sale dall'Abisso farà guerra contro di loro, li vincerà
e li ucciderà. 8I loro cadaveri rimarranno esposti sulla piazza della
grande città, che simbolicamente si chiama Sòdoma ed Egitto, dove
appunto il loro Signore fu crocifisso. 9Uomini di ogni popolo, tribù,
lingua e nazione vedranno i loro cadaveri per tre giorni e mezzo e non
permetteranno che i loro cadaveri vengano deposti in un sepolcro. 10Gli
abitanti della terra faranno festa su di loro, si rallegreranno e si
scambieranno doni, perché questi due profeti erano il tormento degli
abitanti della terra. 11Ma dopo tre giorni e mezzo, un soffio di vita
procedente da Dio entrò in essi e si alzarono in piedi, con grande
terrore di quelli che stavano a guardarli. 12Allora udirono un grido
possente dal cielo: "Salite quassù" e salirono al cielo in
una nube sotto gli sguardi dei loro nemici. 13In quello stesso momento
ci fu un grande terremoto che fece crollare un decimo della città:
perirono in quel terremoto settemila persone; i superstiti presi da
terrore davano gloria al Dio del cielo. 14Così passò il secondo
"guai"; ed ecco viene subito il terzo "guai". 15Il
settimo angelo suonò la tromba e nel cielo echeggiarono voci potenti
che dicevano: "Il regno del mondo appartiene al Signore nostro e al
suo Cristo: egli regnerà nei secoli dei secoli". 16Allora i
ventiquattro vegliardi seduti sui loro troni al cospetto di Dio, si
prostrarono faccia a terra e adorarono Dio dicendo: 17"Noi ti
rendiamo grazie, Signore Dio onnipotente, che sei e che eri, perché hai
messo mano alla tua grande potenza, e hai instaurato il tuo regno. 18Le
genti ne fremettero, ma è giunta l'ora della tua ira, il tempo di
giudicare i morti, di dare la ricompensa ai tuoi servi, ai profeti e ai
santi e a quanti temono il tuo nome, piccoli e grandi, e di annientare
coloro che distruggono la terra". 19Allora si aprì il santuario di
Dio nel cielo e apparve nel santuario l'arca dell'alleanza. Ne seguirono
folgori, voci, scoppi di tuono, terremoto e una tempesta di grandine. Capitolo 12 1Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una
donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una
corona di dodici stelle. 2Era incinta e gridava per le doglie e il
travaglio del parto. 3Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme
drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi;
4la sua coda trascinava giù un terzo delle stelle del cielo e le
precipitava sulla terra. Il drago si pose davanti alla donna che stava
per partorire per divorare il bambino appena nato. 5Essa partorì un
figlio maschio, destinato a 'governare' tutte 'le nazioni con scettro di
ferro', e il figlio fu subito rapito verso Dio e verso il suo trono. 6La
donna invece fuggì nel deserto, ove Dio le aveva preparato un rifugio
perché vi fosse nutrita per milleduecentosessanta giorni. 7Scoppiò
quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro
il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, 8ma non
prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. 9Il grande drago,
il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana e che seduce
tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati
anche i suoi angeli. 10Allora udii una gran voce nel cielo che diceva:
"Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio
e la potenza del suo Cristo, poiché è stato precipitato l'accusatore
dei nostri fratelli, colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno
e notte. 11Ma essi lo hanno vinto per mezzo del sangue dell'Agnello e
grazie alla testimonianza del loro martirio; poiché hanno disprezzato
la vita fino a morire.12Esultate, dunque, o cieli, e voi che abitate in
essi. Ma guai a voi, terra e mare, perché il diavolo è precipitato
sopra di voi pieno di grande furore, sapendo che gli resta poco
tempo". quando il drago si vide precipitato sulla terra, si avventò
contro la donna che aveva partorito il figlio maschio. 14Ma furono date
alla donna le due ali della grande aquila, per volare nel deserto verso
il rifugio preparato per lei per esservi nutrita per un tempo, due tempi
e la metà di un tempo lontano dal serpente. 15Allora il serpente vomitò
dalla sua bocca come un fiume d'acqua dietro alla donna, per farla
travolgere dalle sue acque. 16Ma la terra venne in soccorso alla donna,
aprendo una voragine e inghiottendo il fiume che il drago aveva vomitato
dalla propria bocca. 17Allora il drago si infuriò contro la donna e se
ne andò a far guerra contro il resto della sua discendenza, contro
quelli che osservano i comandamenti di Dio e sono in possesso della
testimonianza di Gesù. 18E si fermò sulla spiaggia del mare. Capitolo 13 1Vidi salire dal mare una bestia che aveva
dieci corna e sette teste, sulle corna dieci diademi e su ciascuna testa
un titolo blasfemo. 2La bestia che io vidi era simile a una pantera, con
le zampe come quelle di un orso e la bocca come quella di un leone. Il
drago le diede la sua forza, il suo trono e la sua potestà grande. 3Una
delle sue teste sembrò colpita a morte, ma la sua piaga mortale fu
guarita. Allora la terra intera presa d'ammirazione, andò dietro alla
bestia 4e gli uomini adorarono il drago perché aveva dato il potere
alla bestia e adorarono la bestia dicendo: "Chi è simile alla
bestia e chi può combattere con essa?".
5Alla bestia fu data una bocca per proferire parole
d'orgoglio e bestemmie, con il potere di agire per quarantadue mesi.
6Essa aprì la bocca per proferire bestemmie contro Dio, per bestemmiare
il suo nome e la sua dimora, contro tutti quelli che abitano in cielo.
7Le fu permesso di far guerra contro i santi e di vincerli; le fu dato
potere sopra ogni stirpe, popolo, lingua e nazione. 8L'adorarono tutti
gli abitanti della terra, il cui nome non è scritto fin dalla
fondazione del mondo nel libro della vita dell'Agnello immolato. 9Chi ha
orecchi, ascolti: 10'Colui che deve andare in prigionia', andrà 'in
prigionia; colui che deve essere ucciso di spada di spada' sia ucciso.
In questo sta la costanza e la fede dei santi. 11Vidi poi salire dalla
terra un'altra bestia, che aveva due corna, simili a quelle di un
agnello, che però parlava come un drago. 12Essa esercita tutto il
potere della prima bestia in sua presenza e costringe la terra e i suoi
abitanti ad adorare la prima bestia, la cui ferita mortale era guarita.
13Operava grandi prodigi, fino a fare scendere fuoco dal cielo sulla
terra davanti agli uomini. 14Per mezzo di questi prodigi, che le era
permesso di compiere in presenza della bestia, sedusse gli abitanti
della terra dicendo loro di erigere una statua alla bestia che era stata
ferita dalla spada ma si era riavuta. 15Le fu anche concesso di animare
la statua della bestia sicché quella statua perfino parlasse e potesse
far mettere a morte tutti coloro che non adorassero la statua della
bestia. 16Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri,
liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla
fronte; 17e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale
marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome. 18Qui sta
la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: essa
rappresenta un nome d'uomo. E tal cifra è seicentosessantasei Capitolo 14 1Poi guardai ed ecco l'Agnello ritto sul monte
Sion e insieme centoquarantaquattromila persone che recavano scritto
sulla fronte il suo nome e il nome del Padre suo. 2Udii una voce che
veniva dal cielo, come un fragore di grandi acque e come un rimbombo di
forte tuono. La voce che udii era come quella di suonatori di arpa che
si accompagnano nel canto con le loro arpe. 3Essi cantavano un cantico
nuovo davanti al trono e davanti ai quattro esseri viventi e ai
vegliardi. E nessuno poteva comprendere quel cantico se non i
centoquarantaquattromila, i redenti della terra. 4Questi non si sono
contaminati con donne, sono infatti vergini e seguono l'Agnello dovunque
và. Essi sono stati redenti tra gli uomini come primizie per Dio e per
l'Agnello. 5Non fu trovata menzogna sulla loro bocca; sono senza
macchia.
6Poi vidi un altro angelo che volando in mezzo al cielo
recava un vangelo eterno da annunziare agli abitanti della terra e ad
ogni nazione, razza, lingua e popolo. 7Egli gridava a gran voce:
"Temete Dio e dategli gloria, perché è giunta l'ora del suo
giudizio. Adorate colui che ha fatto il cielo e la terra, il mare e le
sorgenti delle acque". 8Un secondo angelo lo seguì gridando:
"È caduta, è caduta Babilonia la grande, quella che ha abbeverato
tutte le genti col vino del furore della sua fornicazione". 9Poi,
un terzo angelo li seguì gridando a gran voce: "Chiunque adora la
bestia e la sua statua e ne riceve il marchio sulla fronte o sulla mano,
10berrà il vino dell'ira di Dio che è versato puro nella coppa della
sua ira e sarà torturato con fuoco e zolfo al cospetto degli angeli
santi e dell'Agnello. 11Il fumo del loro tormento salirà per i secoli
dei secoli, e non avranno riposo né giorno né notte quanti adorano la
bestia e la sua statua e chiunque riceve il marchio del suo nome".
12Qui appare la costanza dei santi, che osservano i comandamenti di Dio
e la fede in Gesù. 13Poi udii una voce dal cielo che diceva:
"Scrivi: Beati d'ora in poi, i morti che muoiono nel Signore. Sì,
dice lo Spirito, riposeranno dalle loro fatiche, perché le loro opere
li seguono". 14Io guardai ancora ed ecco una nube bianca e sulla
nube uno stava seduto, simile a un Figlio d'uomo; aveva sul capo una
corona d'oro e in mano una falce affilata. 15Un altro angelo uscì dal
tempio, gridando a gran voce a colui che era seduto sulla nube:
"Getta la tua falce e mieti; è giunta l'ora di mietere, perché la
messe della terra è matura". 16Allora colui che era seduto sulla
nuvola gettò la sua falce sulla terra e la terra fu mietuta. 17Allora un altro angelo uscì dal tempio che è nel cielo, anch'egli
tenendo una falce affilata. 18Un altro angelo, che ha potere sul fuoco,
uscì dall'altare e gridò a gran voce a quello che aveva la falce
affilata: "Getta la tua falce affilata e vendemmia i grappoli della
vigna della terra, perché le sue uve sono mature". 19L'angelo gettò
la sua falce sulla terra, vendemmiò la vigna della terra e gettò l'uva
nel grande tino dell'ira di Dio. 20Il tino fu pigiato fuori della città
e dal tino uscì sangue fino al morso dei cavalli, per una distanza di
duecento miglia.
|
|
|