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Nella regione
cinese dello Xinjiang ai margini del bacino del Tarim, gli
archeologi hanno portato alla luce svariate decine di cadaveri
in stato di mummificazione, dovuta sia all’atmosfera arida che
alle sabbie salate dove erano stati sepolti. Alcuni di questi
resti risalgono a 4000 anni fa, altri a date forse precedenti,
il loro stato di conservazione è eccellente, con carne, pelle,
capelli ed organi interni intatti. |
I resoconti dei
ricercatori parlavano di questi uomini come dei giganti per
quell’epoca, e “l’UOMO DI CHERCHEN” dal nome della zona in cui
era la sua sepoltura, non era da meno, la sua statura era di 2
centimetri inferiore ai due metri, mentre la sua probabile donna
raggiungeva il metro e novantadue. I ritrovamenti non avevano avuto
molto clamore, infatti il governo cinese
riteneva non consona e problematica da discutere, la presenza di
insediamenti marcatamente europei nella Cina preistorica. La Barber, era
anche un’esperta di tessuti antichi, ed esaminando gli stili di
tessitura degli abbigliamenti trovò ancora più conferma della loro
provenienza occidentale, i cappelli soprattutto di varie tipologie, ed
alcuni ricordavano quelli degli arcieri Frigi di stanza nella regione
anatolica; una donna inoltre aveva ancora in testa un cappello a cono
altissimo, proprio come quello attribuito alle streghe, o ai maghi.(La
parola “mago” di origine persiana era propria di una popolazione
i” Magi”, essi erano sacerdoti e sapienti [o Re nella tradizione
Cristiana, i Magi della grotta di Betlemme] in particolare nella
religione Zoroastriana, si distinguevano per i cappelli a cono ed erano
esperti di astronomia, astrologia, medicina, affermavano di essere in
grado di dominare gli agenti atmosferici con la potenza della magia, e
di essere in contatto con l’ultranaturale ed il mondo degli spiriti.
Nell’antico cinese il termine MAG, era il mago di corte, ed il
carattere ideografico cinese corrispondente è una croce con le punte
leggermente allargate, guarda caso identica a quella dei templari.)
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Continuando nell’analisi della tecnica della tessitura, essa è molto
sofisticata, infatti oltre ad essere in grado di fabbricare il feltro,
queste persone producevano un tessuto spinato a disegni policromi ed
erano abilissimi nella tessitura di arazzi, precedentemente queste
tecniche era creduto fossero nate in Egitto, verso il 1500 a.C. Gli
uomini e le donne di Cherchen tessevano anche una striscia con un motivo
decorativo che in Giappone è conosciuta con il nome di Kumihimo,
possiamo ipotizzare che questa gente fosse giunta o avesse avuto
contatti anche con il Giappone. Un rilievo particolare per questa
popolazione lo aveva il motivo della “losanga” esso era inserito
nella stoffa in varie forme ed
occorreva un’accuratissima progettazione della tessitura per ottenere
la precisione ottimale. Una cosa stupefacente è che le stoffe in uso
per vestire le mummie sia la tecnica della tessitura e sia il motivo
della decorazione sono identici alle stoffe con riquadri di tipo
“scozzese”, come il plaid ed il tartan, che sono presenti nella
cultura di Hallstatt ed in quella celtica di La Tene, originarie dell’
Europa centrale. Potrebbe dunque essere cosa certa che gli uomini di
Cherchen in primis per le caratteristiche somatiche e poi per
l’identicità di uso, decoro e fabbricazione dei tessuti hanno avuto
una relazione diretta con la popolazione celtica delle isole britanniche
e magari anche dal primo popolo conosciuto come quello delle
“ceramiche a solchi” (Erano forse Rossi di capelli ed Irlandesi?).
Secondo un’analisi compiuta all’università di Nanjing su di un
campione di materiale organico ricavato dalle tombe delle mummie, esso
doveva risalire al 4500a.C. poi l’università di Pechino ha stabilito
che un campione di carbone risaliva al 2000a.C.
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BY:ANTONIO
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L’aria del
deserto rapidamente li disidratava e poi venivano sepolti, sia
da soli che in compagnia, in bare scarne e prive di decori
oppure addirittura ricoperti da tronchi di legno precedentemente
svuotati. Queste mummie indossavano pantaloni, stivali, calze,
giacche, cappelli e tuniche colorate, e furono trasportate nel
museo del capoluogo Urumchi. Alla loro vista, l’archeologa
Elizabeth Barber, rimase colpita sia dalla perfetta
conservazione dei resti, che dall’enigma che le si poneva
davanti, le loro caratteristiche somatiche non erano di
tipologia né cinese né mongola, ma sicuramente avevano
fattezze europee. Le mummie infatti, avevano il ponte nasale
alto, grandi orbite degli occhi, mascelle pronunciate, con le
arcate dentarie superiori sovrapposte a quelle inferiori, i
capelli erano di un colore biondo o rosso e non mancava neppure
una folta barba sul volto di molti fra uomini. |
Fantasia o Realtà
I
vigilanti (Nella mitologia irlandese questi possono essere considerati
come i Thuata de Danann la
misteriosa tribù dei “figli della luce” creati da Danu la madre
terra.),come narra il libro di Enoc videro che le figlie degli uomini
erano belle, e le presero come spose dando origine ad una prole di
giganti, che corruppero il mondo e furono da Dio destinati alla
distruzione, per mezzo del diluvio universale. Questi giganti speravano
di essere risparmiati dall’imminente disastro (la caduta di una cometa
o di frammenti che causò il diluvio, il più grande dei vari che
ciclicamente hanno quasi distrutto la vita sulla Terra), ed avevano
bisogno di un rifugio sicuro, sapevano infatti che avrebbero avuto
maggiore probabilità di salvarsi e sopravvivere in un luogo
sopraelevato ed il più possibile lontano dal mare. Il popolo della
“ceramica a solchi” dovevano quindi sapere che il luogo più sicuro
in tutto il pianeta si trovava nell’Asia Centrale, e la località
perfetta sarebbe stata quella odiernamente chiamata regione autonoma
dello Xinjiang Uygur, nella Cina occidentale, un altopiano al centro
delle colossali montagne del Tibet, e della Mongolia, al riparo dalle
enormi ondate di maremoto. Fu questa la destinazione dei giganti e
l’Uomo di Cherchen era il loro diretto erede? Fantasia sfrenata o
fondo di verità, una cosa è certa, quest’uomo non appartiene al
luogo ed alla popolazione che viveva e vive tuttora intorno a lui…
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