Capitolo 10 FRANA E LA PERDITA DELLA DANIMARCA

Questo è iscritto in tutte le Cittadelle, Come perdemmo la nostra Danimarca 1.602 anni dopo la sommersione di Atland: Attraverso la gratuita pazzia di Odino, Il Mago era diventato il padrone della parte orientale della Scandinavia. Essi però non osavano venire sopra le colline ed il mare. La Madre non l'avrebbe evitato, e diceva, "non vedo nessun pericolo nelle loro armi, ma molto se gli  Scandinavi si rimettono di nuovo insieme, perché sono molto degenerati e viziati". L’assemblea  generale era della stessa opinione, ed il fatto quindi per loro era sconveniente. Un centinaio di anni fa la Danimarca iniziò a commerciare; dettero le loro armi di ferro in cambio di ornamenti d’oro, e nella stessa maniera scambiarono il ferro grezzo per il rame. La Madre inviò messaggeri per consigliarli dato loro che non avevano nessuna esperienza di questo mestiere. In esso c'era pericolo per i loro principi morali, e se li avessero persi, in egual modo avrebbero rapidamente perso anche la loro libertà. Ma i Danesi non le prestarono nessuna attenzione. Non credevano di poter perdere i loro principi, e quindi non l'ascoltarono. Alla fine si trovarono loro stessi in confusione sia per le armi che per le provvigioni, e questa difficoltà fu la loro punizione. I loro corpi erano brillantemente adornati, ma le loro credenze e le loro baracche erano vuote. Giusto cento anni dopo che la prima nave con le forniture salpò dalla costa, la povertà fece la sua comparsa, la fame stese le sue ali ovunque nel paese, il dissenso marciava orgogliosamente nelle strade e nelle case, la carità non trovò posto, e l’unità scomparve. Il bambino chiedeva il cibo a sua madre; che non aveva cibo da dare, ma soltanto  gioielli. Le donne si offrivano ai conti; ma i conti non avevano niente da dare, o se l’avevano, questo era nascosto lontano. Adesso i gioielli dovevano essere venduti, ma mentre i marinai erano lontani per quello scopo, il gelo venne e collocò una tavola di ghiaccio sul mare e sullo stretto. Quando il gelo fece  un ponte di ghiaccio, la cautela finì sulla terra, ed il tradimento prese il suo posto. Invece di controllare le rive, attaccarono i cavalli alle loro slitte e andarono via verso la  Scandinavia. Allora gli Scandinavi, dopo che la terra dei loro antenati era affamata, vennero in Danimarca. Arrivarono in una notte luminosa. "Adesso", dissero, "abbiamo diritto alla terra dei nostri padri; e mentre lottavano per essa, i Finlandesi giunsero nei villaggi indifesi e rapendoli scapparono via con i bambini. Siccome non avevano armi, persero il combattimento, e con questo la loro libertà, e i l Mago divenne il padrone." Tutto questo era la conseguenza della loro ignoranza sia del Tex di Frya, che del consiglio trascurato. Ci sono alcuni che pensano che siano stati traditi dai conti, e che le ancelle l' hanno a lungo sospettato; ma se qualcuno tentava di parlare di questo, la sua bocca era chiusa dalle catene dorate. Non possiamo esprimere nessuna opinione di esso, possiamo dirvi soltanto, "non fidatevi troppo della saggezza dei vostri principi o delle vostre ancelle ma se desiderate tenere le cose rette, tutti devono guardare oltre le proprie passioni, per il benessere generale." Due anni dopo il  Mago stesso venne con una flotta di barche leggere a rubare la lampada dalla Madre di Texland. Realizzò questa azione malvagia in una notte tempestosa, mentre il vento ruggiva e la grandine sbatteva contro le finestre. Il guardiano sulla torre sentendo il rumore, accese la sua torcia. Non appena la luce dalla torre cadde sul bastione, vide che gli uomini armati avevano già superato il muro.Dette immediatamente l'allarme, ma era troppo tardi. Prima che la guardia fosse pronta, c'erano due mila persone che tempestavano di colpi il cancello. La lotta non durò a  lungo. E siccome la guardia non era stata attenta, era stata sopraffatta. Mentre la lotta continuava, un Finlandese ignobile entrò furtivamente nella camera della Madre, e le avrebbe usato violenza, ma lei gli resistette, e lo lanciò giù contro il muro. Quando si alzò, corse urlando con la spada verso di lei: "Se lei non mi avrà, avrà la mia spada." Un soldato Danese arrivò dietro di lui e gli divise la testa in due. Da essa  fuoriuscì un rivolo di sangue nero ed una corona fiammeggiante blu. Il Mago aveva portato la Madre ferita sulla propria nave. Non appena stette bene abbastanza da parlare chiaramente, il Mago le disse che doveva si navigare con lui, ma anche  tenere la sua lampada e le sue ancelle, e elevarsi ad una posizione più alta di quanto non aveva mai fatto prima. Inoltre, disse che le doveva chiedere, in presenza di tutti gli uomini principali, se sarebbe diventato il governatore di tutto il paese e della gente di Frya; e che lei doveva dichiarare ed affermare questo, o l’avrebbe lasciata morire di una  morte dolorosa. Poi, riunì tutti i capi intorno al suo letto, e chiese, con voce forte, "Frana, poiché tu sei una  profetessa, quando diventerò il governatore di tutte le terre e le persone di Frya?"  Frana fece come se non avesse nessuna visione di lui; poi finalmente aprì le labbra, e disse: "i miei occhi sono bui, ma ho altre albe leggere sulla mia anima(visioni). Sì, lo vedo. Sento Irtha, e si rallegra con me. Al tempo della sommersione di Atland dapprima parlò del Jule stando in piedi sulla cima. Dopo di che scese, e la nostra libertà con essa. (La terra fu sommersa dalle acque e contemporaneamente iniziò il declino della civiltà iniziando proprio con la perdita della libertà). Quando due messia, o due mila anni, saranno trascorsi, i figli insorgeranno contro chi è stato generato dalla fornicazione dei principi e dei sacerdoti con le persone, e testimonieranno contro i loro padri. Cadranno tutti colpiti dall'assassinio, ma quello che hanno proclamato( la verità rivelata) continuerà il suo corso, e darà frutti nei seni di uomini capaci, come la semenza buona che è collocata nel vostro grembo. Ancora mille anni e il verbo discenderà, sul mondo che affonda sempre più nell'oscurità più profonda, e spargerà il sangue sopra di voi per la cattiveria dei principi e dei sacerdoti. Dopo di che, l'alba inizierà a scintillare. Quando percepiranno questo, i falsi principi e sacerdoti  si sforzeranno e lotteranno contro la libertà; ma la libertà, l'amore, e l'unità porteranno le persone sotto la loro protezione, e usciranno fuori della vile cerchia. La luce che dapprima ha soltanto luccicato diventerà gradualmente una fiamma. Il sangue del cattivo scorrerà sopra la superficie, ma voi non lo dovete assorbire. Alla fine gli animali avvelenati lo mangeranno, e moriranno di esso. Tutte le storie che sono stato scritte in lode dei principi e dei sacerdoti saranno affidate alle fiamme. Da allora i vostri figli vivranno in pace."Quando finì di parlare crollò sul letto. Il Mago, che non l’aveva capita, urlò, "Ho chiesto se sarei diventato il padrone di tutte le terre e le persone di Frya, ed adesso lei parla di altro." Frana si alzò su,  lo fissò, e disse, "prima che sette giorni siano passati la tua anima infesterà, con gli uccelli di notte le tombe, ed il tuo corpo sarà in fondo al mare." "Molto bene," disse il Mago gonfiandosi di rabbia; "dici che sta venendo la mia fine." Bene allora disse ai suoi carnefici, "Lanciate questa donna in mare." Questa fu la fine dell'ultima delle madri. Non chiediamo la vendetta. Il tempo provvederà; ma a migliaia, Mille volte chiameremo con Frya, Guardate! Guardate! Guardate! Cosa accadde successivamente al Mago: dopo l'assassinio della Madre, portò la lampada e le ancelle nella sua nave, insieme a tutto il bottino che scelse. Successivamente andò sul Flymeer perché desiderava prendere l’Ancella di Medesblik o Stavern ed eleggerla come Madre; ma lì c’erano le guardie. Gli uomini di mare di Stavern ed Alderga sarebbero andati volentieri da Jon, ma la grande flotta era fuori in un viaggio lontano; così procedettero con la loro piccola flotta a Medesblik, e si tennero nascosti in un luogo riparato dietro gli alberi. Il Mago si avvicinò a Medesblik in pieno giorno; ma tuttavia, i suoi uomini audacemente presero d’assalto la cittadella. Ma come presero terra dalle barche, le nostre genti vennero fuori dall'insenatura, e colpirono con le loro frecce e con le palle imbevute di trementina bruciante la flotta. Erano lanci così ben mirati che molte delle navi furono immediatamente avvolte dal fuoco. Quelli abbandonarono la guardia alle navi che avevamo colpito, ma non ci poterono raggiungere. Quando finalmente una nave in fiamme andò alla deriva verso la nave del Mago, egli ordinò all'uomo al timone di fuggire via, ma quest'uomo era il danese che aveva diviso la testa del Finlandese. Che rispose, "Tu hai mandato la nostra Madre Terra in fondo al mare perché ha detto che stava giungendo la tua fine; nello scompiglio della lotta lo avresti potuto dimenticare; adesso mi prenderò cura che manteniate la vostra parola." Il Mago tentò di spingerlo via, ma il marinaio, un vero Frisone forte come un bue, afferrò la sua testa con entrambe le mani, e lo lanciò tra le onde del mare. Poi sollevò il suo scudo marrone e navigò direttamente verso la nostra flotta. Così le ancelle ritornarono incolumi da noi; ma la lampada si era spenta, e nessuno seppe come mai era successo. Quando quelli sulle navi incolumi sentirono che il Mago era annegato, navigarono via lontano, perché gli equipaggi erano dei danesi. Quando la flotta fu abbastanza lontana, i nostri marinai diressero e colpirono con le loro frecce brucianti i Finlandesi. Quando i Finlandesi se ne accorsero, e capirono che erano stato traditi, caddero nella confusione e persero tutta la disciplina e l'ordine. In quel momento la guarnigione uscì fuori dalla cittadella. Quelli che resistevano furono uccisi, e quelli che fuggirono trovarono la loro morte nelle paludi della foresta di Krylinger.